I rapporti spesso sono tesi e difficili. Spesso si costruiscono muri invalicabili che vedono da una parte il personale scolastico e gli amministratori locali e la maggior parte degli altri genitori e dall'altra quei genitori che da tanto o da poco hanno fatto o fanno la scelta di impegnarsi, facendo salti mortali con l'organizzazione della vita familiare o lavorativa, in modo del tutto volontario e gratuito per collaborare nei ruoli di rappresentanti di classe, consiglieri di istituto o membri del direttivo di questo Comitato.
Gli organi collegiali (consigli di classe , consigli di istituto e comitato genitori) sono determinanti per il buon funzionamento della scuola e i genitori in queste sedi sono eletti democraticamente e legittimati a farsi portavoce di priorità comuni ai genitori per migliorare la vita scolastica dei propri figli, cercando le strade più giuste, corrette e legali per interfacciarsi con chi forse essendo nella scuola e nel comune uno stipendiato o un politico non riesce a vedere.
Spesso i rappresentanti di classe sono visti dagli altri genitori solo come tesorieri e non soprattutto come mediatori tra le esigenze dei genitori e dei docenti, cosa che implica notevole dispendio di energie e tempo.
I consiglieri di istituto, già nelle candidature, nelle elezioni, nella partecipazioni alle riunioni, ai più sono sconosciuti e difficilmente vengono compresi nel loro impegno, in cui con un voto pesante devono deliberare decisioni importanti, per giunta in minoranza (8 su 19 membri, tutti appartenenti al personale scolastico ), e spesso anche con visioni dissimili.
Infine il Comitato o meglio il Direttivo del Comitato, pur sempre eletto democraticamente,spesso ignorato, deriso, deligittimato, attaccato, nonostante con tutte le forze ed energie, cerca di farsi portavoce delle esigenze di tutti o di quelli più deboli, che cerca di unire , di informare con tutti i mezzi a disposizione leciti e costosi (sito, pagina fb, manifesti, e-mail, volantini), i cui membri spesso sono presi dallo sconforto della solitudine e della pura inutilità. Il tormento maggiore è l'ignoranza e l'indifferenza dei molti che poi si avvicinano solo quando è toccato il proprio orticello e un problema possa essere diventato il loro. Cerchiamo di tollerare e sopportare gli scontri con gli amministratori locali, per questione di soldi o di incapacità organizzativa e lentezza decisionale, , però non riusciamo a comprendere quelli con il personale scolastico, spesso diffidente e soprattutto con gli altri genitori tutti, che talvolta spiazzano con azioni e comportamenti molto discutibili e egoistici.
E infine addirittura le "accuse" di avere tornaconti personali per manie di protagonismo e per darsi alla politica... Cos'è la politica ?Per i greci, inventori della democrazia, era essere cittadini attivi, coscienziosi, partecipativi, non è questo quello che fanno questi genitori nella scuola ? Quindi dovrebbe essere un percorso quasi coerente, tentare o riuscire a diventarlo anche per il paese, se qualcuno fosse così coraggioso! Perché criticare ? Qui a Bracciano possiamo fare due esempi certi il sindaco Enzo Negri o l'assessora Elena Carone, entrambi grandi genitori attivi nelle scuole dei loro figli, prima di diventare ottimi amministratori .
Adesso con la riforma scolastica della Buona Scuola nel nuovo Comitato di valutazione di dirigenti e docenti ci sarà addirittura anche un genitore, l'unico come sempre che dovrà prendersi tale responsabilità a titolo gratuito.... pensiamoci ! A novembre nuove elezioni per rappresentanti di classe, di istituto e forse per il comitato se resisterà, pensiamo serenamente a candidarci o a supportare e rispettare chi lo farà. E non dimentichiamo che solo l'unione fa la forza. Grazie.:)